PMR 446
PMR446 (Personal Mobile Radio, 446 MHz) è un servizio allocato su una banda nella gamma UHF, liberamente utilizzabile senza licenza in molti paesi dell'Unione Europea. La frequenza 446 MHz è destinata a un utilizzo collettivo in ambito privato (es: escursionisti, sciovie, sorveglianza parchi-antincendio, cittadino, comunicazioni a breve distanza tipo telefono cellulare o baby phone, ecc.), in assenza di sistemi di protezione (scrambler, DTMF access, tone burst) e di ponti radio ad accesso pubblico che ne cambierebbero lo stato d'uso (es: ponti dei gestori telefonici-ponti civili).
PMR 446
I sistemi PMR 446 sono cosa
completamente diversa dai sistemi PMR (senza 446):
quest'ultimo è acronimo di Professional Mobile Radio o
Private Mobile radio, e indica i sistemi via radio
cosiddetti civili, utilizzati ad esempio dalle forze
dell'ordine o da enti e società.
La storia
Negli Stati Uniti d'America, dopo la
fine della seconda guerra mondiale, la Commissione Federale
sulle Comunicazioni (FCC) autorizzò l'utilizzo di parte
della banda UHF (tra i 460 e i 470 MHz) per l'utilizzo di
servizi radio personali, o come normalmente conosciuto
Citizens' Band radio. Furono definite le classi di apparati
CB A e B, i secondi, con meno potenza, meno canali a
disposizione, ma requisiti tecnici meno stringenti. La
tecnologia dell'epoca però non permetteva di costruire
apparati poco costosi, per cui successivamente vennero
autorizzate nuove frequenze per i servizi radio personali
attorno ai 27 MHz, con grande successo, vista la maggior
semplicità costruttiva degli apparati. Nel 1973, con
l'articolo 334 del D.P.R. n. 156/73 in Italia viene
legalizzato l'uso della frequenza per apparati sulla Banda
cittadina, inizialmente con l'uso di 23 canali (alcuni di
uso generale, altri previsti per applicazioni specifiche
come per esempio radiocomandi o ausilio alla pesca), poi
aumentati a 34 e poi a 40 per usi generali. Negli Stati
Uniti i servizi CB di tipo A e B nel tempo si sono evoluti
rispettivamente nei servizi General Mobile Radio Service
(GMRS) e Family Radio Service (FRS).
In
Italia negli anni '90 vengono autorizzati 24 canali vicini
alla frequenza dei 43 MHz, solo per uso specifico (pesca,
controllo del traffico, sicurezza, ecc.) e quindi in maniera
simile al GMRS statunitense, ma date le caratteristiche
della frequenza, con necessità di antenne di una certa
dimensione e l'impossibilità di uso dei ponti ripetitori, al
contrario del GMRS, ne ha portato a un utilizzo piuttosto
limitato se non per l'uso di telemetria e radiocomando.
Mancava comunque un sistema simile al FRS, di uso più
personale Bretagna sono frequenze utilizzate dai vigili del
fuoco), mentre la banda attorno ai 446 MHz era stata
lasciata libera dai sistemi di telefonia mobile cellulare di
prima generazione e quindi venne scelta a livello europeo
questa gamma di frequenze per l'equivalente europeo del
servizio FRS, anche se in effetti più limitato per potenze e
canali utilizzabili.
Le apparecchiature PMR446 in
commercio si possono suddividere in due gruppi differenti
per caratteristiche costruttive. Da un lato abbiamo
apparecchiature di basso costo (es: Brondi fx-10, Master
bikini, Topcom 4700) destinate a utilizzatori saltuari e con
necessità semplici (escursionisti, sciatori ecc.).
Dall'altro lato sono state introdotte sul mercato radio
costruite da produttori di sistemi PMR (come ad esempio
Vertex/Standard con il modello vx246, Intek con la serie
serie Mt 2x&4x, Alinco con i modelli Djs446/DJS45CQS, Icom
col modello 4088, ecc.) destinate a un pubblico più
professionale ed esigente (pescatori, protezione civile,
artigiani) che preferisce avere apparecchiature affidabili e
robuste anche se più costose.
Esistono sia modelli
omologati sia modelli che incorporano, oltre alla banda PMR
446, anche quella LPD 433; i cosiddetti apparati "bibanda".
Tali apparati sono, per ovvie ragioni, più versatili, e solo
di poco più costosi dei modelli omologati per l'utilizzo su
una sola banda.
Il PMR 446 oggi
Per il basso costo delle
apparecchiature e le ridottissime dimensioni rispetto agli
apparati tradizionali (una coppia di radio entry level si
attesta intorno ai 15 euro e stanno comodamente nel taschino
della camicia) ha indotto molti enti pubblici, governativi e
privati al loro utilizzo (in Italia, ad esempio: ANAS, ACI,
VVUU, PC, Polizia di Stato, 118, ecc.) per le comunicazioni
a breve distanza (es: pattuglie su un incidente per la
viabilità straordinaria, collegamenti locali squadra
antincendio-boschivo, autovelox-autocivetta con posto di
blocco) senza impegno delle frequenze operative ordinarie
dell'Ente di appartenenza.
Da citare un discreto numero di persone che usano queste
frequenze per tentare di effettuare collegamenti anche su
lunghe distanze impiegando sia la vecchia banda LPD 433 MHz
sia la nuova SRD 860 MHz con potenza massima legale di 10
mW.
La potenza di un PMR446 non supera i 500 mW ERP e in
pratica la distanza massima di collegamento a livello
stradale (H = 1,50 m) è di circa 5 km in assenza di ostacoli
(raggio di curvatura terrestre). Su queste frequenze i
fenomeni tipici della propagazione ionosferica e
troposferica si possono trascurare. Salendo di altezza la
copertura ottica può incrementare considerevolmente fino a
effettuare collegamenti con stazioni poste anche a decine e
decine di km di distanza con buona qualità di segnale. In
alta montagna e in assenza di ostacoli la portata ottica
potrebbe raggiungere alcune centinaia di chilometri. Il
record italiano di collegamento è stato fatto il 16 luglio
2006 con una distanza di 330 km dal Monte Cimone-Appennino
Modenese (a 2200 m slm) al Monte Canin (a 2000 m slm),
Slovenia, utilizzando un apparato Oregon TP329 originale
dagli operatori bolognesi 1HBOA e 1HMAN;la trasmissione è
stata veicolata in diretta su internet - su sistema gateway
EQSO - attraverso una postazione radiomobile collegata ad un
pc portatile con connessione cellulare Gsm/Gprs sulle prime
alture di Bologna.
Altre sperimentazioni, da parte di gruppi di
appassionati, hanno portato alla creazione di una apposita
rete internet di gateway Link PMR/LPD sparsi sul territorio
italiano ed europeo con il software gratuito FRN/EQSO che
permette di collegare una radio, via vox, per mezzo di un
cavo alla scheda audio di un PC che funge da client/server e
dare accesso ad altri utenti a vari chilometri di distanza
dall' access point radio potendo dialogare con
corrispondenti in tutta Italia/Europa.
Inoltre,in
alta montagna, sono stati posizionati dei "parrot"
(pappagallo digitale) sperimentali che registrano le
conversazioni per 60 secondi su un canale/tono predisposto e
li ritrasmettono - in differita - coprendo distanze
notevoli. Tale artifizio radio risulta particolarmente
interessante proprio per lo scopo dilettantistico della
sperimentazione delle onde UHF, del bassissimo costo di
realizzazione (circa 100€) e dalla facilità di realizzazione
che non necessita di approfondite conoscenze tecniche.
PMR in Italia
In Italia la vigente
normativa vieta esplicitamente l'utilizzo di questi
accorgimenti sperimentali e il traffico voce anche se VoIP;
tuttavia la FIRCB - in qualità di federazione nazionale
ricetrasmissioni - ha adottato tali sistemi VoIP per il
proprio network
adducendo
come motivazione che non si può necessariamente obbligare
con una legge inappropriata e/o superata che non tenga in
considerazione dell'innovazione tecnologica dei sistemi e le
trasmissioni digitali su internet.
Nonostante il
fatto che la UE abbia creato questo segmento di banda "ad
uso libero" per incrementare la possibilità di comunicazione
radio per scopi diversi da quelli civili, privati e
radioamatoriali senza vincoli specifici e la libera
circolazione di essi nei paesi membri utilizzo al locale
ispettorato territoriale del Ministero delle Comunicazioni e
un canone annuale di 12 euro indipendentemente dal numero
degli apparati in possesso (gli enti statali sono esentati),
ed è vietato l'uso o il prestito degli apparati a terzi
anche se parenti o conviventi. La FIRCB ha presentato una
denuncia/esposto alla Procura della Repubblica di Milano
contro il Ministero delle Comunicazioni per presunte
violazioni a quanto stabilito dalla UE in merito e sulla
richiesta di balzelli, dichiarazioni e canoni che negli
altri paesi UE non sono dovuti, limitando de-facto ,la
libera circolazione sul territorio italiano a tutti coloro
che li posseggono nei paesi membri CEE. Ad oggi(2012)non si
hanno notizie certe di come sia andata a finire la
vicenda:la FIRCB non ha mai ricevuto nessuna risposta ne
dall'autorità giudiziaria competente ne dal ministero.
Frequenze utilizzate
Sono a disposizione otto canali spaziati. La potenza
massima, come per i sistemi PMR è di 500 mW EIRP e gli
apparati devono avere un'antenna non rimovibile.
Canale Frequenza (MHz)
1 446.00625
2
446.01875
3 446.03125
4 446.04375
5 446.05625
6 446.06875
7 446.08125
8 446.09375
Attualmente, sugli 8 canali previsti dalla normativa
coesistono contemporaneamente tutte le possibili
comunicazioni in corso. L'utilizzo del CTCSS, e in alcuni
apparati del Digital Code Squelch (DCS), permette di
filtrare la comunicazione su un canale in modo tale che solo
l'apparato ricevente che usa un dato canale e uno specifico
subtono (o codice DCS) venga desilenziato per una specifica
comunicazione e ciò a tutto beneficio contro le inevitabili
interferenze.
Differenze rispetto altri
sistemi
Rispetto agli standard USA e australiani questo tipo di
radio per comunicazioni personali è più limitata, sia come
potenze utilizzabili, sia come canali a disposizione. Negli
Stati Uniti è possibile utilizzare, da svariati anni, radio
FRS (con 14 canali a disposizione) e GMRS (con 15 canali a
disposizione con 7 in comune con il FRS e possibilità di uso
di ripetitori), con potenza che per il FRS è di 500 mW,
mentre il GMRS prevede anche l'uso di apparati veicolari e
arriva a 50 watt. In Australia esiste addirittura una banda
UHF CB con 40 canali e uso di toni subaudio, 5 watt di
potenza, con la possibilità di installare ponti ripetitori.
In Italia esiste un Gruppo Nazionale di utilizzatori,
sotto l'egida della FIR-CB, che ha adottato come forma di
autoregolamentazione l'uso di Call-Sign nominativo molto
similare a quelli usati in ambito radioamatoriale per
l'identificazione dei propri appartenenti.
Fonte: Wikipedia